sabato 17 novembre 2012

Perdonami per il passaggio

Questo post è dedicato a un ragazzo gentile (eh dai giovani brontolone, ce ne sono ancora parecchi), che si preoccupa per gli altri.

Io mi sentivo in colpa immensa, perché pochi giorni fa l'avevo incontrato in centro e non avevo potuto ascoltarlo, in quanto di corsa. Accaduto ancora, questa mattina. Dovevo volare alla macchina, poi in autostrada... Ma mi spiaceva tanto, così di istinto l'ho invitato: mi segui fino all'auto? Per fortuna è atletico, quindi molto più veloce di me. Arrivati alla macchina, ho rilanciato: ti porto dove dovevi andare. Sono solo 500 metri, ok, ma vieni. Così l'ho ascoltato un pochino di più.

Ora, gli chiedo ufficialmente perdono perché non gli ho prestato l'attenzione che meritava: si stava preoccupando per qualcun altro, e avrei dovuto spegnere il motore e stop. Però lo ringrazio per il passaggio, perché me l'ha dato lui in fondo, con la sua carica di umanità. E lui lo sa: l'aiuterò, prometto.

Grazie, caro.

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