Stai nascendo. Oggi a mezzogiorno il comando è partito, con un clic che non dà l'idea di tutto ciò che c'è dietro. Certo, l'ascolto, gli incontri, le interviste e una figura che prende corpo, o meglio anima.
Sei un libro, no, sei un uomo, anche adesso che sei lassù. Una pagina, o quante altre di vita: hai cambiato la mia. Cavolo, se l'hai cambiata. Mi hai messo davanti gli occhi di qualcuno che mi ha scosso la coscienza, con una forza irresistibile. E mi hai portata a una distanza che non potevo più recuperare, mi hai portato dentro me stessa.
Stasera arrivo in un posto gioioso e a pochi metri colgo la scritta su un bar: quante volte ci sono passata davanti, non lo so. Solo in questa serata solo spaventata per scherzo dalla neve, l'ho vista davvero. Tuo figlio mi ha esclamato: ma era il suo grazie!
Non lo so, non perché tu non potessi ringraziarmi, anzi sarebbe proprio da te. E' che io non merito proprio nulla, perché per parlare di te mi sono sentita ancora più piccina.
Te lo dico io, grazie, perché mi hai cambiato la vita. Me l'hai resa più scomoda, quindi stupenda.
E penso a quanto sia pazzesco questo giorno, visto che nelle stesse ore partiva la stampa di un libro così diverso, un fumetto, ma ugualmente importante anche perché realizzato con amici.
Un uomo saggio, quindi generoso. Una vecchia tradizione che vuole portarci avanti.
Sai cosa: meglio di un libro che nasce e ti cambia la vita, ce ne sono solo due.
notte e meglio di un libro.