Tra asfalto costellato di mozziconi e ciuffi incerti di erba, scopro mazzi quasi invisibili di margherite. Accanto a loro, anche più minuscoli gli occhi della Madonna: io continuo a chiamarli così, come avevo imparato all'asilo.
Senza occhiali, li scambierei per coriandoli. Invece sono fiorellini, piccoli e incantati dai raggi di sole che sfuggono alla presa dell'inverno. Sono così belli nella loro semplicità, nel loro stupore di esserci, che non riesco a non commuovermi.
Banalmente, la primavera che non si fa ancora troppo notare: forse ha persino paura di noi.
Veramente, la vita che è anche più timida e ci abbraccia con il pudore di un bambino.
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