Non trovo più il numero di un signore che ha passato da tempo i novant'anni (no, non è il maestro) e un altro quasi novantenne mi fa gentilmente chiamare.
Devo parlargli per fare da ponte con un altro amico, molto più giovane, ed ecco che ricevo una sua telefonata dall'apparecchio (sapete che mi sento vecchia a pronunciare questa parola?) di casa.
- Avevi bisogno di me? Ti dico il mio cellulare?
- no grazie, sto camminando e non riesco a prendere nota. Giro il suo numero all'amico, quello di casa.
Pausa di riflessione, poi lui mi risponde: allora digli di chiamare agli orari di pasti, così mi trova.
Se rinasco, io pantofolaia fallita, voglio farlo novantenne.
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