Oggi ho dovuto dire addio a una giacca speciale. Frutto di un colpo di testa o di cuore (altrimenti non l'avrei acquistata) credo almeno vent'anni fa.
Uno strappo irrimediabile, dopo averne curati altri, mi ha fatto capire che dovevo lasciarla. Mi spiace perché le ero affezionata. Ed è strano che io mi ricordi il prezzo esatto, caso unico nella mia vita: certo, elevato e insolito per i miei gusti. Ma io, quella giacca, la amavo per qualcosa che non era quantificabile.
Oggi ho raccolto una penna in auto e non ho chiuso il cappuccio, era una delle tante. Poi ho avvertito una fitta e ho pensato ai tempi in cui una penna era preziosa. In cui un disco acquistato era un tesoro, da conservare con cura e attenta a non lasciarlo graffiare da una puntina malevola.
qualcosa da amare, qualcosa da conservare.
Oggi troppo cose si accatastano, in ogni angolo della casa, dell'auto, della mente E perdono importanza, quasi quanto le persone.
Ma che cosa resti nel cuore, non lo so.
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