Pensavo di perdermi al cospetto del grattacielo, come quando ero una ragazzina innamorata di New York.
Ma dopo averlo salutato, il mio sguardo corre via. E mi vedo attraversare la strada, facendomi largo tra le auto, per arrivare da lei: una piantina che grida un verde chiaro di vita, irresistibile come lei.
Il gigante e la bambina. La bambina, sono io. Non l'albero, miracolo di immensità che si ritrae per umiltà.
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