Riesco a mettere un argine al fiume di ricordi bambini e sono quasi fiera di me, mentre cammino con passo certo nella vita.
Poi, mi assale il pensiero di pochi mesi fa. Nella mia città, c'è una intensa mostra sulla storia della tv che proprio qui ha messo le radici, nelle sue forme private e libere. Un'anima precisa e cara intervista Cino Tortorella e io mi lascio assorbire da quei discorsi.
La sera, non trovo più il cellulare e dopo una serie di ricerche febbrili nel pensiero e nei punti dove ero stata, mi sovviene che l'ultimo avvistamento risaliva a quella sala. Così all'alba scrivo all'amica che mi conforta: un cellulare, è stato trovato.
Un episodio banale, che ora mi bussa gentilmente alla porta, con una carezza: forse se non credi a Mago Zurlì, lui ti riconduce a un mondo fatato, dove tutto si risolve lietamente. Anche se non sei più bambina.
Notte e se non credi a Mago Zurlì.
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