Ci vogliono le ore del pomeriggio per iniziare a respirare qualcosa di strano. Perché strana è la primavera, quando ancora non ha ritagliato il proprio spazio, eppure ha già cosparso l'aria del suo profumo.
Ci vogliono le ore del pomeriggio per iniziare a cogliere un movimento strano. Una pioggia rarefatta e color pastello, che si posa sull'asfalto senza sciogliersi: i primi petali che già si staccano, anche ancora non è decretata la primavera.
Ciò che arriva presto, se ne va via così velocemente. Eppure qualcosa resta, anche invisibile agli occhi o sospeso nell'aria.
Notte e ciò che arriva presto, ciò che resta (come la primavera)
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