Due graziose bestioline, che noi immaginiamo marito e moglie. Si avvicinano con lo stupore della prima volta ai fiori di Villa d'Este, mentre scalpita la primavera.
Uno di loro li fiuta e forse si specchia in quelle sfumature, così simili alle proprie. Chissà se per un attimo si fa tentare dalla vanità o è troppo innamorato per lasciarsi indurre in tentazione.
In compagnia dei colori, o in compagnia come i colori: con un'armonia che si vede sulla propria pelle, o nell'anima o in quella del lago.
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