Amo Chopin o forse solo le illusioni, servite con profumo di anni Ottanta.
Una sensazione classica. Una confusione sentimentale. Tutte percezioni che ci potevamo permettere, pensando che avremmo ancora stretto tra le dita il mondo. Non ci accorgevamo che era sabbia, forse perché aveva il colore dell'oro.
Persino passeggiando tra le tombe di Parigi, mi inchinavo al genio e assicuravo: amo Chopin.
Ma a suonarlo, ero un disastro. Come a capire che dietro quei raggi del tuo volto c'erano giorni di pioggia, che non passavano mai.
I like Chopin, Gazebo, canzone per la notte.
Grazie AmiKo.
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