Un giorno avevo cicatrici sconosciute ai più. E tra i pochi che le conoscevano, ho trovato anche chi le calpestava.
Un giorno, si è presentata una creatura sconosciuta e mi ha guardata a debita distanza, per poco. Come per rassicurarmi. Presto, si è avvicinata e ha saputo dove andare: si è posata su quelle cicatrici, come se le conoscesse benissimo. Ha fatto le fusa e si è addormentata, come per dirmi: anche nel male, ci si può fidare.
Il panorama davanti ai miei occhi in lacrime, era più bello che mai e io ho capito che creature sconosciute sanno vedere dentro di te, più di tante altre che si credono umane.
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