Quasi non ti riconosco, giardino milanese che attraverso per caso. Ma la tua forma allungata, come un abbraccio titubante, e le piante che si tendono verso le mura.
Se chiudo gli occhi, rivedo tutto. Io con il mio pc che mi isolo per scrivere prima di una nuova tappa, senza riuscirvi. Perché una ragazza e il suo nonno dialogano. Perché cani biondissimi giocano.
Perché ci sono tante, tantissime margherite.
E il pensiero che mi fa arrossire di gioia è questo: torneranno le margherite. E la bellezza di guardarle ed ascoltarle.
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