Mi addentro nel viale che il buio sembra spogliare un po' del suo smog, anche se forse è un'illusione. Ora respiro, tanto che mi viene da rallentare per gustare questo sapore inusuale. Mi viene in mente il bosco austriaco a Expo, con i suoi segnali di avvertimento.
Quanto ossigeno mi porto dentro. Quanto inquino anche con il mio respiro, persino con i miei pensieri forse. Quanto mi percuote tutto questo girovagare di mezzi e sbuffare di camini, nell'ammirevole resistenza della piante.
Il mio ossigeno, è quello di tutti. Condiviso, rubato, calpestato, insozzato. Eppure sempre così silenzioso, nel darsi e nel negarsi per colpa nostra.
Nessun commento:
Posta un commento