martedì 23 gennaio 2018

Notte e girare (non) a vuoto

La sera ti coglie così, a un appuntamento a vuoto con altri: fuori al freddo ad attendere, a scherzare, a guardare avanti, fino a rompere le righe. Un segno, che ti ricorda tutto ciò che hai da finire a casa, un bacio in  più da dare, una carezza furtiva mentre sistemi ciò devi.

Invece no, prima di rincasare vaghi ancora un po' nella bellezza di una quasi notte. La voce di un'amica al telefono, che forse fa una vita troppo impegnativa (e forse pure tu), ombre che non si riescono a far fuggire definitivamente, ma poi si ride, si cita Jim Morrison, si corre indietro nel tempo e poi ci si ritrova.

Così quando arrivi, al tuo dolce dovere, pensi così: sono andata a una riunione e (non) ho girato a vuoto. Ho ascoltato, ho parlato, ho imparato, mi sono lasciata accarezzare dalle luci della mia basilica, ho respirato un freddo buono e

Notte e girare (non) a vuoto.

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