C'era una festa, nella piazza della mia città, e risuonava di sorrisi di bimbi e voglia di rinascere dalle ceneri della paura.
Ma si sono accorti solo di ciò che li faceva gridare all'orrore (dove a onor del vero non mi ero fermata perché mi era bastato vedere Giöbia scritto in modo sbagliato).
Un giorno vorrei che venissero nella mia città, come in ogni città, con i riflettori spenti e la luce nel cuore. Non a etichettarla, ma a conoscerla.
Notte e la festa non fa rumore.
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