giovedì 4 gennaio 2018

Lontano da Calimero (o forse no)

A volte mi sento addosso ancora quella vocina, nonostante siano trascorsi secoli da quando mi trovavo di fronte Calimero. Così vicino, da indossarne ombre e guscio.

La differenza è che ora sento che quel guscio si spezza con un grido gioioso. Che dal pallore cupo può nascere il colore. Che quando si vede tutto nero, già si sta infiltrando un raggio di luce.

Accade che ci sentiamo ancora Calimero. E io non ne ho male, ma ci rido su, sfilando sul mio viale immaginario e già trasformata in qualche altra creatura. Forse persino in me stessa.

1 commento:

  1. Bravissima: fai la vocina da uccellina e riconquista i colori del sorriso di gioia con l'augurio di un gioioso "18"!
    Xoxo

    RispondiElimina