Varcato il ponte, il silenzio si fa più spesso. Capisco lentamente di essere rimasta da sola in carrozza.
Butterei un sasso nell'acqua per sentirne l'eco, invece ne approfitto e ascolto questo vuoto per qualche minuto ancora. Arriverò a un binario conosciuto, che mi sembrerà proiettato nel nulla. Scendo e incontro operai che febbrilmente stanno armeggiando attorno a un impianto.
Il loro, l'unico rumore in una domenica lenta a prendere vita.
Il silenzio in carrozza, la vita che si racconta senza fare fracasso, scivolano dentro la notte anche adesso che tutti hanno avuto qualcosa da dire.
notte e il silenzio in carrozza
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