Poche ore e i miei dicevano sì. Poi, soltanto tre giorni via. Il tempo di lasciare il resto del mondo, di sognare, no anzi smettere di sognare, almeno per finta, e progettare, respirare un futuro. Persino me.
Soltanto tre giorni, prima di tornare a compiere ciò che sentivano come il proprio dovere, tutti i giorni. E tutti quei giorni acquisivano un sapore grazie a quelle tre giornate che avevano tracciato la strada. Perché sognare e vivere, non sono poi così distanti, papà e mamma.
Notte e soltanto tre giorni (per sognare)
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