C'è l'insurrezione di parole ed emozioni, quando un uomo distrugge una donna. E mi sento sconvolta ugualmente, forse anche di più di tante dichiarazioni astratte che leggo.
Ma mi chiedo perché non ci sia almeno una traccia del medesimo sdegno, la prima volta in cui l'uomo fa del male a una donna. Uno schiaffo, che sarà mai.
Due ceffoni. E beh capita.
Io so cosa faccia più male. Quando uno ride su di ciò che hai provato. Del dolore, della rabbia, dello schifo quando vedi quella persona che fa finta di nulla.
Di chi ti dice: ah, il tuo amico…
Amico, non è chi ti fa del male. E nemmeno chi ci ride su.
Non c'è niente da ridere quando un uomo fa del male a una donna. Chi lo fa nel poco, lo farà nel molto. E intanto tu sei a soffrire, da sola.
Non c'è niente da ridere: è come se tu te lo meritassi, un po'.
Invece, bisogna ribellarsi all'inizio. Al primo segnale. A un gesto che potrebbe rimanere unico. Oppure no.
Isolate gli idioti, gli aggressivi, i viziati. Non le donne.
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