Mi riprendo tempo e telefono. Chiamo amici, che so impegnatissimi, perché vorrei salutarli dal vivo e comunicare anche così la mia gioia di conoscerli, da tempo.
A uno, mando un sms, ma non ci stiamo nell'orario, perché lui esce prima. Sento il rammarico e mi invita domani. Chiamo un altro, sommerso di riunioni, ma mi risponde per sincerarsi: è urgente? Mica può accadere che la piccola Malu abbia bisogno di lui e non abbia sostegno. Il terzo mi invita a bere il caffè, in ufficio. Ci vado con il cane, che piagnucola che vuole tornare nel parco, ma quando usciamo vuole tornare da lui, un ragazzaccio saggio.
Il quarto, non risponde. È il mio fratellino e sono serena perché ci sentiamo quasi tutti i giorni. Verso sera, mi richiama e mi dà una notizia meravigliosa, degna di quella di due giorni fa, una battaglia fondamentale vinta da un comune amico.
Questa sera è come se guardassi quattro petali, così diversi che compongono però un fiore perfetto. E contemplo anche la mia fortuna, riconoscente.
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