Mi scrollo via la brutta Francia-Honduras. Brutta, non perché io sia antifrancese: mi è persino simpatico Deschamps nonostante il suo passaggio italiano con la maglia sbagliata (dai, amici juventini, perdonatemi).
Perché mi sembrava più rugby, perché non c'era storia. E soprattutto perché questa "goaltechnology" mi mette l'ansia: alla fine, l'ultima decisione è umana, per fortuna, perché tormentarci con false certezze?
Allora mi addormento con una bella visione dei Mondiali, che non c'entra con i risultati. Tra i vari vizi e paradossi miei, c'è una predilezione per i portieri della nazionale inglese. Ero una grande estimatrice di Seaman e mi piace anche Hart. Ancora di più dopo la visione di sabato sera: lui che rischia di beccarsi un - altro - gol, salvato dalla traversa. Finito lì? No, ammira e si congratula con l'avversario.
Questo è calcio, signore. Anzi sir.
Notte, con lo stile di Hart.
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