domenica 29 giugno 2014

La divisione e i compagni veri

Nella mia vita ho incontrato parecchie persone che ritenevano di fare strada ed essere più forti, dividendo gli altri in amici e nemici. Solo che essendo se stessi e la propria scalata il criterio, cambiamo i componenti dei due gruppi compatti abbastanza di frequente.

Come un travaso (anche di bile, per tenersi in forma), a seconda della convenienza.

Di queste persone è triste quindi essere nemici, perché semineranno odio attorno. Ma è peggio essere amici, perché il detto popolare è tremendamente vero: sarete amici, finché sarete utili. E si rischia di di assorbire questo comportamento.

È la divisione che frega, perché è il bene e il male sono mischiati in noi. E quindi, anche se immensamente difficile, sarebbe bello guardare gli altri con compassione.

Perché è usando e ingannando così, che si procura male al proprio miglior nemico: se stessi.

Meglio fare meno strada, mi dice Arguta Paffuta, ma con compagni veri. Che sbagliano come te, però almeno non dividono il mondo in buoni e cattivi per sentirsi qualcuno.


Nessun commento:

Posta un commento