Te l'ho detto e hai sorriso. L'ho prestato a un amico creatore, che aveva bisogno di una scusa. Di una lettura femminile.
L'ho pescato in fretta e leggendo gli infiniti nostri, mi son sentita spaesata. Quando li plasmo per te, mi sento vivere. Leggerli così, astrattamente, mi scuote: non riuscivo ad attingere...
Come se fossero banali, improvvisamente. Invece sono veri. Sono nostri.
sono vivi perché sono speciali ... speciali perché dettati dal momento in cui li vivo ... li sento ... grazie per questi banali ma vivi pensieri ... i nostri ...
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