lunedì 9 gennaio 2012

L'anarchia regolare dei libri

Quando riversai la marea di libri negli scaffali nuovi di zecca, presi una decisione contro la mia natura. Optai per l'ordine delle collane e dei colori. Un mio amico contemplò e commentò: bleah, malu, i libri così sono troppo ordinati. Nota solo mormorata da lui: e così non c'entrano con te.

Seguivo in realtà i consigli dei più saggi, papà in testa, e sapevo che così avrei trovato il volume più facilmente, a seconda della necessità. Il tempo - che non esiste, lo so! - poi mi ha fregata: quell'ordine è durato pochissimo. Oggi guardo la mia libreria traboccante e anarchica, faticando a soffocare il gioioso impulso. Tale soddisfazione sparisce ovviamente quando cerco un libro e non lo trovo. Ci impiego giorni, mi serve per forza e non lo trovo. Allora dico a papà: avevi ragione, come al solito, non aggiungiamo altro.

Per fortuna - altra faccenduola che non esiste - ho un angolo incredibilmente anarchico e dal look casuale, dove si sono rifugiati (e credo proprio da soli) alcuni imprescindibili volumi. Non c'entrano niente l'uno con l'altro, se non che sono legati con un nodo strettissimo al mio cuore, un nodo che però non nuoce. Come avrete capito, lì riposa L'Isola d'Arturo, ma vicino c'è "Altre voci altre stanze" del mio Truman.. Nell'angolo magico ho anche "Le inutili precauzioni". E poi un libro che scrisse un mio amico 20 anni fa, Le orche di Antinoo. Lui non c'è più, ma la sua dedica è uno dei boccioli che mi ha offerto.

Altri libri sono più anarchici di me e si sono ficcati dove poi all'occasione non li troverò. Ma li acciufferò. Ufficialmente, quando non serviranno più. Alla tetra pratica, alla necessità di un giorno. Tuttavia, alla mia anima servono sempre.

1 commento:

  1. uh, che disastro! io tenevo i miei libri negli scaffatli in ordine tematico. intorno a ciascun tema (colore, oblio, oppio, museo, teoria letteraria, orsi..) raggruppavo i libri. restavano delle zone di transizione in cui si incrociavano le tematiche. non era una sistemazione definitiva, ma mutava col tempo. poi, il trasferimento e la fusione della mia biblioteca con un'altra han fatto sì che si optasse per l'ordine alfabetico per autore, al quale però non mi sono mai abituata. rimpiango la mia classificazione tematica e, in nome della serendipity, resto sempre fiduciosa in Aby Warburgh, secondo il quale il libro che ti serve veramente è quello a fianco a quello che stai cercando sullo scaffale....
    chissà se riesco a postare il commento.....
    francesca

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