La contessa ha preso bonariamente il giro il mio primo tentativo di uncinetto, ma io le voglio bene ugualmente. Dodo però prende una medaglia in più, perché ha mostrato tenera compassione.
Nel ricamo da ragazzina facevo pena; in montagna un'estate mi rassegnai a imparare a destreggiarmi con i ferri della maglia, grazie a una brillante signora - piuttosto assertiva per rubare un termine che usiamo di questi giorni, noi fans di Dog Whisperer, e io in effetti mi sentivo un cucciolo - ma quando mi accorsi che la prima sciarpa ostentava un buco, la abbandonai. Anche per non far soffrire ulteriormente la signora.
Non sono portata per questo genere di cose, e mi spiace come tutte le passioni familiari che non sono riuscita a portare avanti. Non ho un componente femminile nel mio albero genealogico, che non abbia saputo brillare, confezionando ottimi maglioncini, centrini, ricami da sballo. Insomma, è brutto, è come se io non venissi da nessuno di questi esseri che pur amo, ciascuna con le sue peculiarità. Mariuccia era un mago, zia Antea faceva miracoli, e la nonna Giuseppina che tra l'altro era una donna di ferro? si sa che io vado fiera del suo sferruzzare mentre guardava la box. Insomma, noi Lualdi, Castiglioni, Galli, Zerini mica pettiniamo le bambole.
Posso forse affermare di essere figlia del mio tempo, ma anche questa è una scusa, perché vedo coetanee sferruzzare che è una meraviglia.
Allora sono solo io. E adesso prendo in mano un uncinetto che mai avevo toccato, non per confezionare in tempo di crisi (però mai dire mai), bensì per cimentarmi con i nodi che sono la principale seccatura della mia vita, forse delle nostre.
Perché credo che la Kabbalah abbia tracciato una strada saggia: c'è un nodo che si forma nella nostra esistenza, e a volte non lo individuiamo subito. Così cresce, ci frena, ci aiuta a commettere lo stesso errore. Fermarsi, esaminare il tracciato, trovarlo e scioglierlo può essere la nostra salvezza.
Siccome anche il mio c'è, ma non lo vedo, o meglio non ancora nella sua pienezza, perché un'ombra si insinua, ecco che afferro l'uncinetto. Lì il punto sbagliato non si lascia fraintendere. E lo puoi sciogliere in mezzo secondo.
Mi capisci, dolce contessa? un bacio a una meravigliosa famiglia, appena conosciuta.
Ti capisco e ti aiutero' a sciogliere i nodi...Tvb
RispondiEliminaCara Malù, se la cosa può consolarti anch'io non so confezionare alcun centrino o maglioncino ancora meno una sciarpa per la mia piccola ma....l'uncinetto per cercare di sciogliere i nodi della vita quotidiana...quello sì... Un caro saluto Carmen
RispondiEliminasiete fantastiche
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