giovedì 26 gennaio 2012

Quel buon lasciar(si) andare

Feel like letting go. Lo so, il buon Peter Criss - ex gatto dei Kiss - la cantava con un altro spirito.

Ma lasciare andare, è una gran bella cosa. Anche lasciarsi andare. Prima che me lo raccomandasse un uomo saggio, lo avevo percepito a più riprese. Ieri, ad esempio, camminando per la mia città; era carina, intinta in un indeciso tramonto, e ciò imprimeva dolcemente un ritmo umano. Alla vista di una coda per acquistare il pane, stavo per sgusciare via dal negozio, poi mi sono chiesta perché. Potevo aspettare: un sapore differente, gustavo. Un incontro piacevole, un'amica nuova e così antica, i sorrisi che dialogano con le parole. Poi l'Amore, che tutto contagia di bene.

Oggi l'uomo saggio mi ha ribadito un po' di tracce da seguire. L'ho ascoltato con una maturità diversa o così mi racconto.

Esco. Osservo il mondo: va avanti con o senza di me. Certo, una parte di esso tende a scaricarmi addosso responsabilità o compiti; però quelli che non sono miei, li conosco bene. E comincio a respingerli. Non con sforzo, bensì con naturalezza altrimenti siamo da capo.

Non ascolterò più tanti, mi spiace. C'è un tempo in cui lasciar andare e lasciarsi andare. Non dipende solo da noi. E anche se dipendesse, sarebbe piacevole ugualmente.

Non è fregarsene, né è sopravvivere. E' vivere. Con la propria identità, strappata a coloro e ciò che tentano di impossessarsene. Tu puoi ridere loro in faccia, con benevolenza o disprezzo: non appartieni a loro. Appartieni a te stessa e alla Vita che ti hanno assegnato. Ami anche meglio, quando senti che è venuto il momento di lasciarsi andare come la vela incantata che non ha frenesia di meta, perché sa che la chiama l'orizzonte.

2 commenti:

  1. Bisogna essere se stessi,sempre e con amor proprio affrontate la quotidianità, hai ragione Malù, ognuno di noi appartiene a se stesso ed alla propria vita...ricordiamolo. un caro saluto. Carmen

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