E’ arrivato il giorno, e tutta la retorica che rischia di
spazzarsi via il calcio. Stasera c’è un risultato che appare scontato, e un
risultato che appare come il più sognato.
Io vedo in campo solo due nazioni che ho amato, per motivi e
in modi diversi, e che amo tuttora. Ma ancora, accantono questo pensiero:
stasera c’è Grecia-Germania, si sfidano
due nazionali, scende in campo il calcio che vorrebbe essere solo questo e
invece non ci riesce mai.
Degli Europei non importava a quasi nessuno, avevamo il
broncio perenne sulla nostra nazionale e adesso improvvisamente c’è una partita
che ci mobilita, una partita in cui non c’entriamo niente, o forse c’entriamo
più delle nostre, dirette.
Stasera dovrei tifare Grecia e lo farò, ma non perché è la
più debole. Non c’è nulla di debole in questa nazione alla quale dobbiamo
tanto. Non è per spirito calimeristico insomma. E neanche perché detesto la
Germania: mi stanno sul piloro quattro affaristi, non il popolo tedesco.
Ho amici tedeschi, ma ho fratelli e sorelle greci. Per
questo tifo, e più che sognare armate rovesciate, sono certa che vedrò degli
uomini combattere con orgoglio. Il resto, non ha alcuna importanza.
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