Chiuse le persiane, restano i nostri sguardi. Nessuno può entrare, neanche se lo crede.
Mi strucco. Pochi segni sul volto, non so quanti sull'anima: degli altri mi importa sempre meno. Eppure imito, ancora una volta, Tim Curry nel liberarmi di appariscenti fardelli: solo che con il caldo non ho calze strappate da levare.
La maschera è già scivolata via. Tu vedi oltre e ci sorridiamo.
Struccarsi è il rito veloce e superficiale, ed è molto di più.
Sono sempre io. Così uguale, così da scoprire.
Nessun commento:
Posta un commento