sabato 23 giugno 2012

Struccarsi

Chiuse le persiane, restano i nostri sguardi. Nessuno può entrare, neanche se lo crede.

Mi strucco. Pochi segni sul volto, non so quanti sull'anima: degli altri mi importa sempre meno. Eppure imito, ancora una volta, Tim Curry nel liberarmi di appariscenti fardelli: solo che con il caldo non ho calze strappate da levare.

La maschera è già scivolata via. Tu vedi oltre e ci sorridiamo.

Struccarsi è il rito veloce e superficiale, ed è molto di più.

Sono sempre io. Così uguale, così da scoprire.

Nessun commento:

Posta un commento