Tu mi mostri qual è il mondo migliore. O qual è il mondo, per indossare fino in fondo la tua semplicità.
È quello che si respira, che si sfiora a piedi nudi, che non cancella o "photoshoppa" i colori (medesima operazione). È il tuo fiato corto per troppa gioia, un silenzio alternato a strilli non ordinati.
E quando conosci un mondo simile, sai che non puoi allontanartene più. Che se ti costringono, poi devi fuggire e tornare.
La fregatura di conoscere il mondo, con te.
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