lunedì 11 giugno 2018

Buona notte e una penna mi ha salvato

Mezzo secolo non mi fa paura, mi gasa. Anche se non è merito mio, è fortuna, benedizione, qualcosa di indefinibile, magari solo un'occasione.

Poi però ripenso a tutte le battaglie, anche quelle che ho serbato solo nel mio cuore. Solo... Nel posto più importante, perché comunica con Dio.

Mentre mia madre sussurrava quella sera: c'è mio marito? Senza confessare che doveva correre in ospedale. 

Mentre mio padre raccoglieva il messaggio del solerte Giurgen e correva sì.

Be', mentre gli adulti facevano un po' di casino, io avevo fretta di nascere dopo eccessivi mesi di riposo. 

La fretta, mi è rimasta addosso, per i primi cinquant'anni. Adesso, la lascio cadere come un vestito sgraziato.

Non ho più fretta, ma voglia di vivere gli
Istanti, che siano uno o cinquecento. 

Forse mi ha salvata un angelo o forse la penna che nella magnifica foto di Daniele Belosio mi si è conficcata in testa.

Ma qualcosa mi ha salvata e io sono grata, ogni attimo di più.

Notte e una penna mi ha salvata 


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