Sono diventata una maleducata delle erbe, diseducata dovrei dire. Mentre percorro i sentieri verso i vigneti, una donna saggia mi mostra piantine di cui ignoravo l'esistenza o il profumo.
Le descrive, nei loro stadi di vita, e ci spiega anche come e quando le prende e le fa divenire una delizia a tavola.
Sarà un caso, se ci credessi, che di lì a poco degustando altri vini del Collio, sento che vengono a galla nuovi profumi. No, si chiama consapevolezza, dell'immenso mondo che abbiamo attorno e dentro di noi e che abbiamo il dovere di proteggere.
Ascolto i giovani viticoltori che stringono un patto con la natura, poi storie affascinanti di libri e cinema.
Ma è solo quando sento risuonare un'armonica che colgo fino in fondo la musica dei sentieri e il compito che ci affida.
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