I più fedeli, restano quelli di mio padre. Legati a ricorrenze e non solo. A volte un suggerimento, a volte un botta e risposta via lettera, altre ancora missive che ci siamo affidati, da centellinare in periodi di lontananza.
Adesso resiste la lontananza, e fa male. Così pesco un suo biglietto, quello per i vent'anni. Papà fantasioso e preciso con una strana alchimia, bussa con righe di cui ritaglio solo una porzione.
Venti e cinquant'anni, traguardi così distanti eppure con uguale potere simbolico. Irripetibile ogni anniversario, eppure essi di più. Io sorrido e mi chino su queste righe. Perché ogni augurio è per sempre, come ogni amore.
Notte e ogni augurio è per sempre
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