A volte ti sembra di aver visto un ultimo. Poi ti senti come delicatamente bussare sulla spalla dalla vita e ti indica un altro volto ancora, in cui potresti specchiare anche il tuo.
Di un umano, un animale, una pianta strappata. C'è sempre un altro ultimo in agguato, abbandonato a se stesso in nome di sorti poco magnifiche e ancor meno progressive.
Creature, di fronte alle quali qualcuno si è vestito indebitamente da creatore. Ne raccogli le lacrime o le ferite cariche di dignità, che diventano anche un po' tue.
Notte e c'è un altro ultimo.
Nessun commento:
Posta un commento