Mio capitano dagli occhi chiari come il cielo di Scozia quando il vento ha il dominio: auguri.
Sei nato un secolo prima di me: osservo quel rincorrersi di numeri, 6 giugno 1868. Sei nato per sognare freneticamente e freneticamente consegnarti alle responsabilità. Ti vedo così Gemelli, diviso tra ciò che puoi e ciò che vuoi: perdonami la banalità zodiacale, un vezzo da bambina. Ma alla fine sei partito verso il tuo sogno e solo gli stolti ritengono che tu non sia tornato.
Mi hai insegnato tanto, e non abbastanza ho trasmesso lo so, perché tu hai affrontato qualcosa di troppo grande perché chiunque possa descriverlo, figurarsi io.
Sei nato in questa giornata di un secolo e mezzo fa. E già da qualche settimana - risalendo a 100 anni addietro - riposi nel ghiaccio con i tuoi amici.
Buon compleanno, mio buon capitano.
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