domenica 17 giugno 2012

I pensieri e il vento


Chiedo scusa del ritardo a una persona che mi interrogava, ma ero al lavoro. Solo la notte, o la mattina presto, mi ricavo uno spazio tutto mio: allora mi escono raffiche di pensieri, come soffi indecisi di vento. E li metto nero su bianco.

Li affido a un vento diverso, quello del pc. Quello della rete. I miei pensieri nascono, sbocciano o appassiscono subito.

Li affido alla rete la mattina presto, poi li distribuisce con il suo timer.  Già non mi appartengono più.

Intensi o banali, vicini o distaccati, mentre io sono fuori a viaggiare nel mondo, loro hanno già una strada tracciata.

Buona notte

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