Abbiamo male ai piedi. Tante pagine di Rabbi Boteach mi
mandano in visibilio nel suo “Kosher sex”, ma questa è una delle mie preferite.
Si tratta in realtà del racconto di un altro rabbino, nel
secolo scorso. Una sera incontra un amico che sta entrando in ospedale e gli
spiega: abbiamo male ai piedi. L’amico – constata il rabbino – sembra camminare
bene; dietro di lui, però, sta arrivando la moglie, a fatica.
L’espressione usata da quest’uomo è una dichiarazione
d’amore meravigliosa, una condivisione che parte dall’anima e viene tradotta in
semplici parole. Stupefacente non solo perché non si lamenta, ma perché non
dice: mia moglie ha male ai piedi. Espressione tecnicamente più corretta agli
occhi del mondo, e rispettosa.
Ma quest’uomo sta dicendo qualcosa di più. Che la ama. Che
se ha male ai piedi lei, ne soffre anche lui.
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