Sento l’urlo mentre si parte per la guerra della Secessione,
che per pudore gunsnrosesiano non chiamo civile: in effetti, che c’è di civile
in una guerra?
Sella i cavalli, si grida quel giorno in Via col vento… Sarà
il buon contagio dell’amica Sara con la sua puledrina, ma mi sovviene questo
pensiero degno della signora Tarleton. Ma perché non avere almeno la decenza di
andare da soli a combattere? Già è triste arruolare giovani non volontari, e
del resto montar loro la testa sulla necessità di un conflitto ha ben poco
della spontanea adesione.
Ma perché coinvolgere anche la natura, animali colpevoli
solo di convivere con l’uomo e di dargli pure una mano, di sopportarlo. Animali
spronati verso chissà dove, e per un motivo che non capiscono: respirano solo
l’odore del sangue e della paura.
L’uomo pavido, che mai è riuscito ad andare a una guerra da
solo, e che ha sempre coinvolto chi con quella guerra non c’entrava affatto.
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