Un altro anno che ti scivola via, Joan Jett. Ah quanto sognavo di suonare come te, persino con te, visto che i maschi rocker erano mammolette e discriminavano pure.
Roba da immaginare di cantare "I love rock'n'roll" durante le lezioni più noiose, da masticare la cicca che non mi piaceva (ancora non avevo scoperto quelle americane alla cannella) e guardare gli esseri più ciarlieri e banali con occhiata da incenerimento.
Occhi cerchiati dalla matita e dal sonno, e soprattutto Arguta che non strillava: ma stai facendo ciò che vuoi?
Buon compleanno Joan, una di noi, sei tutte noi.
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