Devo pensare a me, agli altri, al mondo intero: così mi pare, spesso. Eppure una copertina gentile si posa sulle mie mani, come una farfalla. E pagine volano nella mia mente, come pensieri dai caratteri vivaci o delicati.
Leggo per vivere, perché altrimenti mi mancherebbe il cibo per rafforzarmi. Non so quando io riesca a leggere, e a volte ho l'impressione che siano i libri a leggere me. Perché nel frattempo, quando rialzo lo sguardo sognante o sofferto, tutto è stato svolto attorno a me. E so che sono stata io, forse aiutata da una fata, travestita da libro.
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