Quando è sceso in campo e gli occhi di un bambino si sono illuminati, eco di tutti gli altri sguardi, ci ho creduto anch'io.
Ho abbandonato l'Inghilterra e ho pensato: non importa quando ammaccato, il guerriero ce la farà. Quando Shevcenko ha messo il primo piede in campo, tutto è apparso reale. Quasi quasi l'arbitro si pentiva anche di aver negato il gol, ricacciandolo negli angoli di fantasmi.
Quando entra in campo un guerriero, malconcio e alla fine della sua gloria, tu sai che tutto è possibile. Anche quando non si realizza.
Onore all'Ucraina.
Nessun commento:
Posta un commento