Per fortuna sono in viaggio con la mia band attuale, e tutto scorre più velocemente. Me ne frego, me ne frego di tutto sì. Questa non è una canzone dei Motley Crue, ma tanto loro mi perdonano non conoscendo l'italiano.
Sono proprio seccata di essere intrappolata qui, con la mia tastiera addormentata e poco forza di caricarmi la sera; inoltre devo fare una miriade di altre cose. Allora salgo sull'aereo Twitter e Mr. Nikki Sixx vince il premio solerzia nell'indicare le tappe della tournée. Era a Mosca l'altro giorno con la fidanzata, una ragazza simpatica, e hanno pedalato lungo la Piazza Rossa con le biciclette portate apposta dagli Usa. Poi è parso giusto documentare l'arrivo in Finlandia in tempo reale: ovvero con il piede che varca il confine.
Che cosa voglio di più dalla vita. Sono in viaggio con i Motley Crue, lo so che ci chiederanno Home Sweet Home, com'è difficile essere duri quando poi sforni la ballad che rimane scolpita nella storia del rock.
Poi puoi essere anche il Public enemy number 1, ma invecchi pure tu: Nikki, cos'è quella ruga. E guarda la tua, abbiamo fatto pure la pace con Axel Rose, questo è un vero segno di rinsavimento o vecchiaia.
Sarà davvero così? Non lo so. Intanto conto i giorni che mancano a suonare a Milano. Solo che quella sera avrò un appuntamento perché nessuno è mai profeta in casa.
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