sabato 16 giugno 2012

Pro-gnostici e l'onda greca


In ripresa con il yes forte e dilagante dell’Inghilterra (e l’ammetto, la faccia delusina di Ibra) e in polemica con la tempesta su Francia-Ucraina che ha mischiato le carte, oggi provo poche emozioni anticipatrici.

Cechi e polacchi, fate il vostro gioco: non mi impiccio. La Russia strizzerà l’occhio ad Angela? Non lo so. So che comunque vada, io mi coccolo la Grecia. E attendo un’onda d’urto molto più importante: quella delle elezioni, o forse tutte le dotte dissertazioni che scaturiranno poi dagli eurocrati.

I veri Europei, si giocano fuori dal campo. E il risultato non è uno  scherzo.

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