domenica 3 giugno 2012

Profondo posso

Che strano, ci sono scene di Profondo rosso che mi ero sempre rifiutata di vedere. Secondi propiziatori per  evitare lo zoom sugli scempi di un assassino, senza vanificare la storia.

Del resto, la storia è così drammatica e semplice. Così scontata da non apparire mai evidente. Storia nella storia, qualcuno si ricorderà. Un birbante compagno di scuola che boicottò la nostra prima durante una gita, assicurando fin dall'inizio: l'assassino è la mamma dell'ubriaco. Naturalmente non lo ascoltammo, se non per dargli del guastafeste. Salvo rimangiarci l'incredulità nell'ultimo nanosecondo.

Stasera ho visto tutto. Sarà merito del mio piccolo grande amico, dell'Amicizia che sa spingere oltre il proprio limite. Che ti fa quasi ignorare l'ennesima scossa.

Profondo rosso, che mi piaceva e mi turbava.

Ora mormoro, orgogliosa: profondo posso.

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