Di film ne ha interpretati per mari e monti, ma io sono monotona e nel mio cuore resta quel piccolo capolavoro in stile britannico "Quattro matrimoni e un funerale". Anche perché confesso che ha rappresentato un piccolo, e duplice incubo per me.
Si ricorda bene qualcuno quando fui chiamata a fare la testimone a un matrimonio con protocollo inglese. Il mio primo incubo si chiamava cappello. Il secondo, discorso (e oltretutto bilingue). Per strapparmi all'angoscia mi assicurarono che potevo fare a meno di entrambi. Però poi il discorso a tradimento -e dopo qualche bicchiere - me l'hanno chiesto.
E' dura la vita, Hugh. Auguri.
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