In consiglio comunale mi ha sempre fatto sorridere questa formula per cui si può intervenire anche fuori argomento (Speroni, se non sono precisa mi perdoni e non mi bacchetti). Spesso è una scusa, e sta al presidente di turno individuare l'inganno e placare.
Ma mi chiedo quante volte noi interveniamo nelle nostre amene, serie o frizzanti discussioni con umore cambiato "per fatto personale". Specialmente nelle conversazioni per iscritto, quindi sui social network. Perché magari una frase ti indispettisce, sembra rivolta proprio a te, voleva colpirti, allora la rileggi... va anche peggio, il tuo umore peggiora, il tuo vittimismo cresce oppure hai semplicemente ragione, sei proprio tu nel mirino...
Però, non è triste la vita, pesante la conversazione, se scatta la formula "per fatto personale"? Forse a volte vale la pena fingere di non sentire, saltare una riga e non perdere il sorriso.
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