martedì 4 settembre 2012

Zeman, non ti invidio

Non sono una zemaniana, sono una romanista. Il che significa che nella vita ho mandato giù di tutto, anche veder arrivare un allenatore che prima era della Lazio. E' stato il mio primo colpo al cuore (no, il secondo, dopo quello che vale però meno, cioè l'acquisto dello juventino Boniek). La prima volta in cui hanno cercato di spiegarmi che storie tipo la maglia, le rivalità indiscusse e via dicendo erano messe in crisi dal padrone, ovvero il mercato.

Ma digerisco bocconi pesanti per le mie squadre, vuoi che non abbia accettato lui?

Non ho aperto lo champagne al suo ritorno, ma neanche mi sono stracciata le vesti. Dopo Luissssenrikkke peraltro non oso pronunciare mezza parola di entusiasmo o amarezza su un allenatore.

La prima partita, uuuuh che disgraziato.

La seconda, ahhhhh che meraviglia. Ha ragione Sechi, il carro di Zeman ha visto un affollamento improvviso. E pericoloso.

Zeman, non ti invidio, in questo italico e altalenante mondo. Ma sei il mio mister, e ti sostengo. Roma, per sempre.

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