sabato 27 luglio 2013

Copacabana

Un giorno devi andare in Brasile, devi salire fino al Redentore come me, devi respirare Copacabana.

Papà, ci vado stanotte. Ci vado con un milionesimo della tua forza e della tua fede, ci vado nel silenzio della musica e della preghiera. E vedo miracoli disciolti nei cuori, lampi che si ritraggono con pudore.

Ancora una volta seguo le tue orme che quelle di milioni di giovani non cancellano. Anzi le rendono più splendenti.

Miracoli che non stanno nei numeri, ma nell'uno che è ciascuno di noi, che siamo tutti noi.

E ora parla il Papa. E io sono con te a Copacabana.

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