C'è quel momento delizioso e stupefacente in cui un ragazzino spicca il volo verso una svolta. E così rimane come allungato, in un'incertezza di forme e movimenti.
Vale per un cucciolo di animale, non solo d'uomo. In quel momento vedi tutta la fragilità di un piccolo e la sua voglia di crescere. Era paffuto (Torna a cuccia, Arguta, non sto parlando di te) e ora sembra esile.
Prende il lungo, per manciate di giorni, settimane, mesi, prima di trovare la sua forma. E chissà se sta seguendo la sua anima che prende le misure per muoversi nell'umanità.
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