Da uno dei posti più incantevoli del mondo alla mia casina. Trascorrono due, tre notti in questo viaggio e sfilo i sandali fighetti fino a buttare via anche quelli di manovalanza.
La pelle a contatto con la fresca mattonella, un brivido come quello della brezza intermittente. Abbiamo parlato e scoperto tanto, ma una forza dolce obbligava talvolta a girarsi... Le onde dipinte di luci nuove, sempre, come una ragazza che testarda cambia lo smalto e lo adegua ai suoi desideri.
Adesso è tutto già lontano. C'è l'afa della pianura e tradisco il Talisker, che mi merito, con il ghiaccio. Sotto casa parte l'irrigazione e si mescola a un monologo in arabo. Un'altra notte si apre, con mille riflessi.
Nessun commento:
Posta un commento