Credere che ci sia un punto dove il terreno è solido o semplicemente ci si può fermare. O non crederlo affatto e dichiararlo a se stessi e al mondo, ma intanto si procede come in una ricerca casuale o istintiva.
Credere che in quell'immondezzaio si celi un fiore, incapace di sentire altro che il proprio profumo. Oppure non sostare neanche un attimo a indagare e poi ti sorprendi a dare un'occhiata fuggevole.
Ma è abbastanza. Credere abbastanza, sapendo che non basta mai.
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